L’UOMO FOCACCIA (Mauro Petrarca)
Sono l’uomo focaccia,
mi si legge in faccia.
E mi frigge in faccia
l’olio della focaccia.
Prende colorito la mia faccia
mentre il forno cuoce la focaccia.
E condisco la focaccia,
e condisco la mia faccia.
Vendo bene la focaccia
poiché ci metto la faccia!
Sono l’uomo focaccia,
sono l’uomo focaccia,
mi si legge in faccia,
e mi frigge in faccia
l’olio della focaccia
perché sono l’uomo focaccia:
mi si legge in faccia
che sono l’uomo focaccia.
Ho il profilo della faccia
che ricorda una focaccia.
Sono l’uomo focaccia:
spero che vi piaccia,
insieme la mia faccia
e la mia focaccia.
Sono l’uomo focaccia…
Sono l’uomo focaccia, mi gioco ogni giorno la faccia
e prego che alla gente piaccia la mia faccia e la mia focaccia.
Ho preso qualche schiaffo in faccia, altrettanti colpiron la focaccia,
ma io stravedo per la faccia, io stravedo per la mia focaccia.
Vi cuocio il mio segreto in faccia: odore e sale sulla faccia!
Vendete bene quella faccia, vendetela insieme alla focaccia.
Sono l’uomo focaccia…