Petrarca, stagioni

SOGNO DI PRIMAVERA
Sogno un becco di uccello rotto.
Prima, toccando un ramo,
sonno e sogno di uccello ho rotto.

IN UNA NOTTE D’ESTATE
Gli insetti sui fari sono arsi:
a loro dedico due versi.

LA PIU’ BELLA DEL LEGNAME (AUTUNNO)
Nella mia legnaia avevo rami di sesso maschile e rami di sesso femminile.
I maschi li ho bruciati, delle femmine si è salvata solamente la più bella del legname.

INCUBO D’INVERNO
Dietro di noi una porta.
A destra, una volta.
A sinistra, il ritratto di una morta.
Davanti a noi un muro.
Ovunque è oscuro.

DOPO L’INVERNO
Ho passato il tramonto
per rivedere quel muro.
L’ho aperto, come fosse un libro.
Non mento: nascondeva il tramonto.