Dedica ad una ragazza bellissima e serena. Scritta al chiarore della luna, tra le grate della notte. La notte ha mille bocche, e mi parlano ispirate, ma le grate sempre rimangono ingrate.
Grata ingrata.
Fisso la grata, \ l’ho fatto per anni. \ Quella grata ingrata, \ che mai mi fa cenni. \ Grata ingrata… \ Io e te da soli. \ Carezzo la grata \ e ti vedo, sole che muori. \ La luna nella grata \ ricorda un oggetto in creta. \ La creta in una grata \ sembra l’occhio di una fata. \ La nube l’attraversa: \ palpebra di luna avversa, \ dipinta in notte ingrata. \ Cielo e luna attraverso la grata \ ingrata.
Se la leggerai ti sarò grato.
Niente a che vedere con l’ingrata grata.
Sei la notte, e le mille bocche,
che dettano poesie. E poi dico che sono mie.
Bel coraggio. Della luna sei il raggio.